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Questo libro, a trent'anni dalla fine della guerra, è il tentativo di dare voce a tutti quei vietnamiti che portano speranza a un popolo straziato e di riaprire la discussione su una zona del mondo dimenticata. Un paese dove le chiese venogono occupate militarmente dallo stato, dove il giornalismo indipendente diventa utopia, dove non è possibile candidarsi alle elezioni. Un Paese dove i servizi segreti hanno poteri incontrollati e tenogno in pugno la situazione; dove la violenza, la corruzione, la sopraffazione, le calunnie e le intimidazioni regnano sovrane. Un Paese che imprigione, tortura e uccide. Questo è il Vietnam di oggi, quello di cui non si sente mai parlare. Eppure sono molti coloro che lottano per la libertà e per lo stato di diritto. E questo libro è il tentativo di dare voce a tutti i vietnamiti che cercano di portare speranza ad un popolo tanto straziato: veterani rivoluzionari, ricercatori marxisti, membri dello stesso Partito Comunista Vietnamita, esponenti della Chiesa Buddista Unificata, personalità di rilievo del Nord, come del Sud. Tutti, loro malgrado, costretti a sottostare alla ferocia e all'oppressione del regime vignete.